Legge di bilancio 2024: interventi relativi ai settori della conoscenza

Approvata una legge senza risorse e regressiva: nessun investimento nei nostri settori, nessun piano strutturale per stabilizzare il personale precario e risorse insufficienti per il rinnovo del contratto 2022-2024

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 213 del 30 dicembre 2023 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

Trova ulteriore conferma il giudizio negativo che avevamo anticipato in occasione della pubblicazione della Nadef:

  • nessun investimento nei settori della conoscenza
  • nessun piano strutturale per stabilizzare il personale precario
  • risorse insufficienti per il rinnovo del contratto 2022-2024.

Una legge di bilancio finanziata sostanzialmente in deficit per la gran parte, che prelude ad una nuova stagione di tagli lineari al sistema pubblico (circa 10 miliardi nei prossimi tre anni).

In particolare sul rinnovo del CCNL 2022-2024il Governo stanzia 5 miliardi di euro che rappresentano poco meno di un terzo di quanto sarebbe dovuto ai lavoratori di scuola, università, ricerca e AFAM sulla base dell’inflazione cumulata nel triennio.

Proponiamo una serie di schede di lettura analizzando singolarmente ogni disposizione normativa ed esprimendo su ognuna di esse una nostra valutazione e avanzando specifiche proposte.